Generali, il più importante gruppo assicurativo italiano, è pronto a cedere la sua controllata operante in Israele, Migdal. L’operazione è un bis della precedente transazione, valutata in precedenza per 835 milioni di euro, e saltata poiché Generali non era riuscita a ottenere tutte le autorizzazioni e i via libera da parte delle autorità competenti. Questa volta il gruppo triestino sembra tuttavia pronta ad andare fino a in fondo, sebbene dovrà accontentarsi di un introito che sarà inferiore rispetto a quello precedentemente stimato: 705 milioni di euro.
I fatti, per il momento, sono confortanti. Generali ha infatti reso noto di aver trovato un nuovo accordo per la cessione, entro il mese di ottobre, della partecipazione del 69,13% che detiene nella Migdal Insurance aNd Financial Holdings. L’acquirente sarà la Eliahu Insurance Company, pronta a metter mani sull’ambito pacchetto di partecipazioni per un controvalore che sarà di poco superiore ai 700 milioni di euro.
Sempre stando alla notizia, il premio implicito sulla partecipazione sarà pari al 23 per cento rispetto al prezzo di mercato di due giorni fa (cioè, del giorno precedente alla pubblicazione della notizia) a Tel Aviv, e una quota pari a 17,1 volte gli utili netti consolidati 2011 della Migdal. Il precedente accordo del marzo 2012 non era stato perfezionato, per un importo maggiore, a causa del mancato ottenimento da parte della Eliahu di tutte le autorizzazioni necessarie.
La cessione dovrebbe avere un impatto positivo di 2,2 punti percentuali sull’indice solvency I di Generali (reduce da un semestre da favola). Alla società triestina andranno 125 milioni di euro come break up fee nel caso in cui l’operazione non riuscisse ad essere perfezionata entro fine ottobre: una sorta di scialuppa di salvataggio nel caso, anche questa volta, le cose non dovessero andare per il verso giusto.
In una nota, Generali afferma come “la nuova intesa raggiunta in un contesto di riduzione delle quotazioni azionarie delle compagnie israeliane e di un mutato quadro regolamentare del settore, consente a Generali di uscire da un mercato non più core con una transazione a premio rispetto ai valori di Borsa”.
Qui lo speciale di poche ore fa: Il gestito domina la raccolta di agosto di Banca Generali.