Il fascino dei francobolli sembra proprio non tramontare mai: la crisi economica imperversa nel nostro paese come in molti altri, ma la filatelia rappresenta sempre un bene rifugio su cui fare sicuro affidamento. C’è comunque da dire che le previsioni su tale settore non erano poi così rosee qualche mese fa, ma la smentita è arrivata prontamente. La constatazione si è avuta dopo la presentazione presso la Borsa filatelica di Milano delle nuove edizioni di Bolaffi, Unificato e Sassone, con i relativi cataloghi commerciali a farla da padrona.
L’evento in questione, inoltre, è stato l’occasione per conoscere i commenti sull’ultima stagione da parte dei principali attori di mercato, in particolare le valutazioni economiche di cui godono le collezioni. Entrando maggiormente nel dettaglio, le quotazioni relative alle raccolte più importanti, come possono esserlo, ad esempio, quelle degli Antichi Stati, sono aumentate in media di cinque punti percentuali, ma si arriva anche a dei picchi piuttosto importanti, vale a dire il 10% in più rispetto alle valutazioni precedenti. La domanda è stata quindi trainata in modo molto positivo, visto che il sentimento più diffuso in tale settore è senza dubbio l’ottimismo.
Tra l’altro, alcune collezioni tipicamente leader del mercato, quali Vaticano e San Marino, sono rimaste piuttosto stabili da questo punto di vista, mentre le aste hanno visto trionfare i francobolli delle ex Colonie e Occupazioni (fino al 15% di incremento per la precisione). Oltre alla passione, l’appetibilità della filatelia come investimento finanziario è data dalla rivalutazione media annua, di solito superiore al tasso di inflazione, ma anche dal riconoscimento delle carte valori in tutte le parti del mondo. Come consigliano i più esperti, comunque, è sempre meglio puntare su pezzi di qualità pregiata, oltre che rari e in perfetto stato di conservazione. Inoltre, molti cataloghi si sono adeguati alla tecnologia imperante e sono facilmente scaricabili sui tablet e sugli smartphone.