Il sospetto rimane: l’Antitrust dell’Unione Europea è ancora in attesa di ricevere delle informazioni che siano utili per eliminare del tutto i dubbi relativi al possibile aiuto di Stato nel caso Tirrenia. Le attuali condizioni della privatizzazione, infatti, non sono sufficienti in tal senso, nonostante l’indagine sia partita già da diverso tempo. In particolare, l’authority comunitaria si è concentrata su alcune verifiche, in primis quella del prezzo pagato e di importo pari a 380 milioni di euro. La domanda che ci si pone in questo caso è se il valore in questione sia da considerare “giusto” oppure no.
Joaquin Almunia, commissario europeo con il portafoglio della Concorrenza, aveva rilevato due mesi fa come gli aiuti di stato nei confronti di Tirrenia potessero essere stati diversi, a prescindere dalle decisioni adottate dall’Autorità Garante nostrana sulla fusione che ha visto coinvolta la compagnia napoletana di navigazione. Gli aiuti precedenti alla privatizzazione devono essere valutati con la massima attenzione; in effetti, nel caso in cui essi dovessero essere considerati come illegali e non si riconoscesse la discontinuità tra la nuova e la vecchia proprietà, allora il rimborso andrebbe a carico degli ultimi proprietari, una situazione alquanto scomoda e imbarazzante.
L’investigazione continuerà nei prossimi mesi, ma già la fine di questo anno dovrebbe essere determinante per saperne qualcosa di più. La Tirrenia sta beneficiando di una struttura societaria nuova di zecca dallo scorso mese di luglio, quando l’amministrazione straordinaria è stata sostituita dalla proprietà della Cin (Compagnia Italiana Navigazione): quest’ultima è a sua volta partecipata da un’altra compagnia di navigazione, la Moby, ma anche dal Fondo Clessidra e dal Gruppo Investimenti Portuali (Gip). Ben duecento milioni dei 380 citati in precedenza sono stati pagati nell’immediato, mentre il resto verrà suddiviso in tre tranche da sessanta milioni ciascuna nei prossimi otto anni, con una convenzione molto importante che è stata formalizzata anche con il Ministero dei Trasporti.