I broker e gli agenti assicurativi del nostro paese non sono mai stati così vicini come in questo momento: la firma del protocollo d’intesa tra l’Aiba (Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni) e dello Sna (Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione) non è infatti casuale, ma serve a rendere migliori e più proficui i rapporti di collaborazione tra queste due categorie. L’accordo è stato definito addirittura “storico” e questo per un motivo ben preciso. In pratica, è la prima volta che le due professioni in questioni, vale a dire quelle che rappresentano un punto di riferimento per il comparto assicurativo, sono così unite per rispondere a diverse esigenze del mercato.
D’altronde, ci si stava accorgendo da tempo di una sorta di “fusione” tra le attività, con i broker molto propensi a sfruttare le agenzie stesse come sportelli delle compagnie sul territorio. Di conseguenza, i premi che sono stati raccolti proprio dai broker e che hanno beneficiato del sostegno delle agenzie assicurative sono giunti a una quota davvero interessante, vale a dire il 22,6%. L’intesa era stata richiesta in maniera forte dai due numeri uno, Claudio Demozzi per lo Sna e Francesco Paparella per l’Aiba. Il coinvolgimento riguarda più di ottomila agenti che sono attualmente iscritti al sindacato e ben 1.100 società di brokeraggio. Le relazioni future sono dunque destinate ad essere ancora più strette.
Tra l’altro, in questa maniera sarà possibile evitare le classiche complicazioni che finora vi sono state dal punto di vista normativo, come ha ampiamente testimoniato il Registro Unico degli Intermediari, entrato in vigore cinque anni fa. Secondo lo stesso Demozzi, questo evento rappresenta un passo in avanti verso la trasparenza e la correttezza nei confronti dei clienti; per Paparella, invece, occorrerà essere molto più pragmatici e permeabili rispetto al passato, visto che a breve approderà la nuova direttiva europea sull’intermediazione in campo assicurativo (l’appuntamento è previsto per il 2013).