Tra i tanti desideri che gli italiani hanno in questo momento economico così difficile, la casa rimane senza dubbio uno di quelli prioritari: nonostante l’incertezza, ci si è “abituati” alla congiuntura negativa e i potenziali acquirenti sono sostanzialmente cambiati nei loro atteggiamenti, preferendo puntare sulla prudenza e sulla riflessione, anche quando a disposizione vi sono delle somme di denaro che sono adeguate per l’investimento e l’acquisto. I comportamenti in questione sono stati messi in luce oggi da Tecnocasa attraverso un’apposita conferenza stampa, utile per far capire quale sia l’andamento del mercato immobiliare in Italia di questi tempi.
La domanda si è ridotta come era prevedibile, ma al tempo stesso è aumentata l’offerta, senza dimenticare che il gap tra le richieste dei proprietari immobiliari e le disponibilità finanziarie degli acquirenti si sta allargando a dismisura. Lo stesso gruppo immobiliare si è basato sui prezzi di settore, un’analisi che ha messo in evidenza il forte calo delle città di maggiori dimensioni (fino al 5,4% in meno per la precisione), con i capoluoghi di provincia che non sono comunque stati meno (declino di 4,4 punti percentuali). A Bari e a Bologna, poi, i ribassi sono stati ancora più pronunciati (tra l’8 e l’8,2%), mentre Milano si è fatta nota come la grande città con la riduzione dei prezzi meno evidente.
Le richieste più frequenti sono state sicuramente quelle per i trilocali, con oltre il 35% delle preferenze complessive, mentre il bilocale si è fermato poco al di sotto del 31%. In aggiunta, la maggior parte delle compravendite è andata nella direzione dell’abitazione principale (72,4%), mentre percentuali più basse sono state registrate per quel che concerne l’investimento finanziario e la casa vacanza. Infine, un ultimo cenno lo meritano i finanziamenti per l’acquisto delle case: nel dettaglio, da gennaio a luglio scorsi le famiglie italiane hanno ricevuto poco meno di venti miliardi di euro in tal senso, con una contrazione pesante del 47%.