L’assemblea straordinaria di Banca Monte dei Paschi di Siena si è espressa in maniera favorevole per quel che riguarda l’aumento di capitale da un miliardo di euro, con tanto di esclusione del diritto di opzione: il via libera in questione riguarda la delega relativa al consiglio di amministrazione. Nel dettaglio, l’approvazione a cui si sta facendo riferimento ha beneficiato del voto favorevole di ben il 98,121% delle persone presenti, vale a dire il 57,6% dell’intero capitale dell’istituto toscano. In aggiunta, la validità sarà fatta durare per i prossimi cinque anni: l’accordo prevede anche che vi sia la possibilità di individuare, caso per caso, la forma tecnica che è maggiormente adeguata alle circostanze specifiche, con il limite fissato a un miliardo di euro e prendendo in considerazione sia il corrispettivo totale dell’aumento totale sia l’emissione dei bond convertibili.
Questo vuol dire che vi sarà una opportunità di rilievo, ovvero l’emissione di titoli azionari ordinari nuovi di zecca, con l’alternativa della presenza o meno dei warrant abbinati a questi ultimi, senza dimenticare i titoli obbligazionari che potranno essere convertiti in altre azioni ordinarie. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la delega è uno di quegli interventi che sono finalizzati a irrobustire la quantità e la qualità del capitale di Monte dei Paschi: in questa maniera potranno essere soddisfatte le esigenze collegate al capital exercise dell’Eba (European Banking Authority) della fine dello scorso anno.
Come ha sottolineato il numero uno di Mps, Alessandro Profumo, l’aumento di capitale è una operazione che non potrà essere perfezionata nel breve termine, ma è prevista all’interno del piano. Il voto in questione è stato piuttosto lungo, più di quanto avviene di solito, visto che l’affluenza è stata abbastanza “corposa”, rendendo non sufficienti le apparecchiature elettroniche e costringendo alcuni degli azionisti coinvolti nell’assemblea straordinaria a votare con il classico modo manuale.