Lo scorso mese di settembre è stato l’ennesimo periodo di difficoltà per i produttori auto del vecchio Continente. Le immatricolazioni sono infatti calate dell’11 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con la casa torinese che è riuscita a fare addirittura peggio della media, con la sua quota di mercato assottigliata al 5,9 per cento. Ma i dati negativi non finiscono qui: cerchiamo di riassumere quali siano i principali tratti fotografici di un contesto che si è deteriorato per il 12mo mese consecutivo all’interno del mercato europeo.
Stando a quanto affermato dall’Acea, infatti, le immatricolazioni dei 27 Paesi Ue e di quelle Efta hanno subito una contrazione dell’11 per cento a 1.132.034 unità, contro le 1.271.339 registrate un anno fa. Ad agosto le vendite di nuove auto erano scese dell’8,5 per cento, mentre complessivamente nei primi 9 mesi del 2012 il calo è stato del 7,2 per cento a 9.724.423 unità.
“Nel mese di settembre” – approfondisce in merito La Repubblica – “Fiat Group Automobiles ha immatricolato in Europa (Ue a 27 più i Paesi Efta) 66.991 unità, in calo del 18,5% rispetto alle 82.209 di un anno fa. Ad agosto il calo del gruppo torinese si era attestato al 17,7%. Nei primi 9 mesi dell’anno Fiat Group Automobiles ha venduto in Europa 623.791 vetture, in flessione del 16,8% rispetto alle 749.920 unità stesso periodo del 2011. A Settembre Fiat Group Automobiles ha segnato in Europa (27 Paesi Ue più quelli Efta) una quota di mercato del 5,9%, in calo rispetto al 6,5% di un anno fa. Ad agosto la quota del Lingotto era al 5,2%. Nei primi nove mesi del 2012 il gruppo torinese ha registrato in Europa una quota del 6,4%, in flessione rispetto al 7,2% segnato nello stesso periodo del 2011”.
Per quanto concerne il risultato italiano, Fiat chiude settembre con un crollo delle vendite di oltre un quarto.
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