L’Italia centrerà gli obiettivi 2013. Ad esserne convinta è la Commissione europea, che afferma come la Penisola sia sulla strada giusta “per centrare gli obiettivi di medio termine per il 2013”, anche se durante il prossimo anno potrebbero rendersi necessari nuovi tagli, e un incremento dell’imposta sul valore aggiunta. Le dichiarazioni dell’istituzione europea sono state ribaltate poche ore fa sul quotidiano torinese La Stampa, che cita una bozza della nota preparata dal dipartimento del commissario europeo agli Affari economici .
“Un’ulteriore azione sul lato della spesa potrebbe essere valutata nel 2013” – afferma la bozza della nota, che approfitta altresì per segnalare come le misure per combattere l’economia sommersa “sono insufficienti e nulla si è fatto dall’agosto 2011”.
Per quanto concerne inoltre il riequilibrio della tassazione dal lavoro ai consumi, scrive La Stampa citando il documento, lo stesso potrebbe essere oggetto di “un giustificato ulteriore spostamento”. In tale passaggio si fa riferimento al rinvio dell’aumento delle aliquote Iva, che “potrebbe non essere in linea con le raccomandazioni (…) almeno un aumento dell’aliquota ridotta dovrebbe essere mantenuto”.
La Commissione definisce inoltre come “ambiziosa” la riforma del lavoro, che parla di passi in avanti sul fronte liberalizzazioni, senza escludere ulteriori interventi.
“Onnipresente”, secondo la Stampa, la percezione di un rischio politico in vista delle elezioni.
Opinioni, quelle della Commissione europea, che non aggiungono niente di nuovo a quanto già elaborato nel corso degli ultimi mesi, con un nutrito gruppo di istituzioni continentali ed extracontinentali che ha avuto modo di apprezzare lo sforzo compiuto dal Paese per il riequilibrio dei propri conti pubblici. Sul fronte del fabbisogno finanziario, ottimi risultati dalla terza emissione del Btp Italia, con una discreta presenza di investitori esteri, che conferma l’appeal che l’investimento nel debito italiano continua ad avere nei confronti del panorama internazionale finanziario.
Vedremo, nei prossimi mesi, se le tappe per il riequilibrio così auspicato saranno rispettate.