Un divorzio consensuale: Aeffe e Jean Paul Gaultier hanno deciso di comune accordo di non provvedere al rinnovo del contratto per quel che riguarda la produzione e la distribuzione della linea femminile “prêt-à-porter” della stessa società transalpina. La spa italiana, la quale ha sede a San Giovanni in Marignano (provincia di Rimini), è stata istituita nel 1988 per la commercializzazione di accessori e articoli da abbigliamento. Per quale motivo si è arrivati a questa conclusione della partnership? Come ha messo in luce la stessa Aeffe, la collaborazione verrà terminata con la collezione primavera-estate del prossimo anno; inoltre, la casa francese di moda ha ringraziato sentitamente per la lunga e proficua attività svolta insieme.
Insomma, c’è soddisfazione per quanto realizzato negli ultimi anni e si sono fatti auguri reciproci per il futuro, tanto è vero che tutte e due le compagnie vogliono dimostrare di essere autonome nel loro successo. Il gruppo romagnolo, tra l’altro, è quotato sul segmento Star (la divisione del Mercato Telematico Azionario che è dedicata proprio alle piccole e medie imprese con una capitalizzazione compresa tra i quaranta milioni e il miliardo di euro) ed è riuscito nel corso del tempo a raggiungere una buona posizione a livello internazionale per quel che concerne il comparto dei beni di lusso.
La gestione della produzione e della distribuzione è stata invece mantenuta in relazione ad altri marchi prestigiosi, vale a dire Alberta Ferretti, Moschino, Pollin, Cacharel e Cedric Charlier. Lo scorso 27 luglio, poi, la società ha reso noti i risultati consolidati che sono stati conseguiti nel corso dei primi sei mesi di questo 2012. Ebbene, i ricavi consolidati sono aumentati di 1,4 punti percentuali, mentre il margine operativo lordo ha fatto registrare un miglioramento molto vicino ai tre milioni di euro. Infine, non bisogna dimenticare il ridimensionamento della perdita di esercizio (scesa da 5,1 a 4,3 milioni di euro).