La crisi economica, il risparmio e le revisioni di spesa imperversano nel periodo storico attuale: un dato che va però in controtendenza dal punto di vista finanziario è senza dubbio quello dei servizi funebri, un settore che sta facendo registrare fatturati non in flessione come negli altri casi e con un impegno complessivo di venticinquemila aziende. Le stime in questione sono state diffuse dall’associazione dei consumatori Codacons, la quale ha deciso di approfondire il fenomeno attraverso una opportuna inchiesta.
Secondo lo stesso coordinamento, infatti, il costo medio di un funerale nel nostro paese, comprendendo bara, carro funebre, fiori e tutto il resto, è pari a 4.050 euro, mettendo comunque da parte l’acquisizione del loculo, la quale rappresenta un’altra faccenda. Il totale che si è appena menzionato è cresciuto di quasi sedici punti percentuali rispetto a quello del 2009 (il 15,7% per la precisione): le uniche possibilità di risparmio sono offerte dai servizi comunali, con una differenza che arriva fino al 30%, ma tutto si basa anche sulle zone di residenza. Non è un caso, come evidenziato appunto dal Codacons, che gli ultimi anni si siano caratterizzati per i funerali a basso costo, un fenomeno che punta evidentemente a ridurre la spesa insieme ai servizi e agli accessori: in questa maniera, si riescono a spendere, tasse e servizi del cimitero esclusi, anche 1.500 euro.
L’associazione ha poi esaminato le varie voci di spesa che in questo caso sono più influenti. Anzitutto, il prezzo della bara va da un minimo di cinquecento a un massimo di quindicimila euro (tutto dipende dalle dimensioni, dal legno, dal rivestimento interno e molto altro). Riguardo, invece, alla corona di fiori, si passa dai cento ai duecento euro totali, mentre la lapide varia dai cinquecento ai 1.500 per la precisione. Un’altra scelta che si effettua per riuscire a risparmiare ancora di più sui costi totali, infine, è quella della cremazione (nel 2011 sono state 80mila).