Nuova trimestrale negativa per Rbs, Royal Bank of Scotland. L’istituto di credito, controllato dallo Stato britannico, ha infatti registrato perdite per 1,38 miliardi di sterline (utile di 1,23 miliardi di sterline nel terzo trimestre 2011), raggiungendo così nei primi nove mesi dell’anno 3,4 miliardi di perdite, contro un guadagno di 1,2 miliardi di sterline conseguito nello stesso periodo del 2011. A pesare sull’andamento dei conti sono stati soprattutti gli oneri contabili, che hanno toccato un livello di particolare incidenza.
Milano Finanza, in merito, ricorda come a pesare siano proprio stati gli “oneri legati al piano di ristrutturazione e ad altre poste straordinarie come quelle relative al cambio di valore del debito proprio, alle polizze Ppi e ad altri contenziosi legali. Solo gli accantonamenti per le polizze Ppi sono stati pari a 400 milioni di sterline nel trimestre, portando il totale dei capitali messi a riserva a 10 miliardi” – dichiara il quotidiano – “Altri 50 milioni sono stati messi da parte per un problema ai servizi informatici occorso la scorsa estate e responsabile di aver bloccato l’acceso dei clienti ai propri conti correnti. Rbs ha anche fatto sapere che si aspetta di avviare quanto prima una trattativa sullo scandalo Libor. Il negoziato, secondo la banca, comporterà l’arrivo di nuove sanzioni finanziarie”.
Ricordiamo altresì come Rbs sia attualmente sotto inchiesta da parte delle autorità degli Stati Uniti e del Regno Unito per lo scandalo per la manipolazione dell’indice Libor. Si temono delle sanzioni particolarmente pesanti, anche perchè la rivale Barclays è già stata multata per 453 milioni di dollari dalle autorità americane e britanniche, per reati similari. “Questo e altri problemi del passato minacciano di oscurare i tentativi di Rbs di raggiungere i target promossi nel piano strategico del 2009, che la banca ritiene “pienamente alla portata nei prossimi 15/18 mesi” – conclude il quotidiano.