Nel 2012 le tredicesime saranno più leggere. Pochi euro in meno rispetto allo scorso anno, che potrebbero pesare sulle tasche sempre più povere degli italiani. A influenzare negativamente la doppia mensilità del mese di dicembre è stato il risultato di un adeguamento automatico tra l’accresciuto costo della vita e la diminuita crescita degli aumenti contrattuali. A ricordarlo è la Cgia di Mestre, secondo cui un operaio specializzato con un reddito lordo annuo di poco superiore ai 20.600 euro, si troverà la prossima tredicesima decurtata di 21 euro.
L’associazione di Mestre ricorda ancora come un impiegato con un imponibile Irpef annuo leggermente superiore ai 25.100 euro, perderà 24 euro mentre un capo ufficio con un reddito lordo annuo di quasi 49.500 euro, percepirà in busta paga una tredicesima più leggerà di 46 euro.
“Nello scorso mese di luglio il premier” – precisa in merito Il Messaggero – “Mario Monti e il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, avevano fornito ampie assicurazioni: le tredicesime non saranno tagliate. In effetti, il governo non è intervenuto. Al suo posto è subentrato però quel meccanismo perverso che regola costo della vita e retribuzioni. Il presidente della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, lo spiega in modo semplice e chiaro: «Quest’anno l’inflazione è cresciuta più del doppio rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali. Se nei primi nove mesi di quest’anno il costo della vita è salito del 3,1%, l’indice di rivalutazione contrattuale Istat si è incrementato solo dell’1,4%. Risultato finale è sceso il potere di acquisto dei lavoratori dipendenti»”.
Ancora, dagli uffici dell’associazione spiegano che le retribuzioni 2012 sono state ritoccate verso l’alto in virtù dell’applicazione dell’indice di rivalutazione contrattuale Istat che è aumentato del +1,4%. Il valore delle tredicesime riferite al 2012 è stato deflazionato, utilizzando invece l’indice generale dei prezzi al consumo delle famiglie di operai e impiegati cresciuto, secondo l’Istat, del +3,1%.
Vedremo, nel 2013, quale sarà la curva degli stipendi degli italiani.