Pirelli ha pubblicato l’ultima trimestrale, consolidando in tal modo i risultati dei primi nove mesi dell’anno. Nel periodo, l’utile netto è cresciuto del 22,7 per cento a 308,3 milioni di euro rispetto ai 251,3 milioni registrati nello stesso periodo del 2011. Un dato pertanto in deciso sviluppo, che tuttavia risulta essere inferiore a quanto stimato da Equita e da Banca Akros, che attestavano una crescita ancora maggiore, rispettivamente a 318 milioni e 313 milioni. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono stati i risultati di maggior rilievo nel periodo considerato.
L’ebit comprensivo degli oneri di ristrutturazione, che ammontano a 18,2 milioni di euro (9,9 milioni di euro al 30 settembre 2011) – afferma Milano Finanza, che si è occupata della vicenda poche ore fa – “è cresciuto del 31,4% anno su anno a 592,8 milioni in linea con le stime degli analisti, il margine ebit si è così portato al 13% (10,6% in 2011). I ricavi hanno visto un miglioramento del 7,2% a 4.574,1 milioni, ma anche in questo caso, come per l’utile, gli analisti erano stati leggermente più ottimisti aspettandosi ricavi superiori ai 4.580 milioni. Nei primi nove mesi Pirelli ha realizzato investimenti per a 327,4 milioni di euro, pari a 1,6 volte gli ammortamenti e destinati a incrementare la capacità Premium ed espandere la propria presenza internazionale in Paesi a rapido sviluppo e con una più favorevole dinamica della domanda”.
Particolari rilevanti sono gli investimenti finanziari, pari a 227,1 milioni di euro, destinati all’acquisizione degli stabilimenti russi di Kirov e Voronezh e di due catene di distribuzione in Brasile e Svezia. “Tali elementi” – aggiunge MF – “unitamente al pagamento di dividendi agli azionisti per 132,3 milioni di euro e all’andamento complessivo del circolante, hanno determinato una posizione finanziaria netta a fine settembre 2012 negativa per 1.868,8 milioni di euro in ulteriore peggioramento dai -1.702,7 milioni di euro di giugno 2012. Pirelli, come temevano molti analisti, ha rivisto al ribasso i target 2012 relativi ai ricavi e al debito mentre ha confermato le stime sulla redditività con l’ebit previsto a circa 800 milioni. Nel dettaglio il fatturato a fine anno è atteso a circa 6,15 miliardi rispetto al precedente obiettivo fissato a circa 6,4 miliardi. La revisione sconta tra l’altro il taglio dei volumi complessivi a -5%/-5,5% (-3%/-4% il precedente target). Inoltre, la crescita del premium viene rivista da +20% a +17%/+18% risentendo del rallentamento del contesto macroeconomico europeo”.
Qui l’annuncio di Pirelli sui risultati precedenti.