Il fondo Investindustrial, riconducibile a Andrea Bonomi, punta ad acquistare il 50% di Aston Martin. Dopo aver ceduto la Ducati al gruppo Volkswagen, pertanto, l’azienda mira a rivedere la composizione del proprio portafoglio e – stando a quanto anticipato dal notiziario Private Equity dell’agenzia Dow Jones – a tal fine sarebbe stata presentata un’offerta pari al 50% del marchio di auto sportive, in fase di dismissione da parte del suo proprietario attuale, il fondo Dar.
L’ufficialità non è, comunque, ancora giunta. Il perchè ci è spiegato da alcune fonti citate da Bloomberg, e ribaltate in Italia da Il Sole 24 Ore, seconod cui “Investindustrial avrebbe offerto 250 milioni di sterline (circa 310 milioni di euro), mentre l’offerta di Mahindra sarebbe superiore; entrambe intendono mantenere la produzione nella fabbrica di Gaydon, nel Warwickshire. La decisione di Dar dovrebbe arrivare nel fine settimana, o al più tardi nei primi giorni della settimana prossima. Sempre secondo Bloomberg, al vincitore andrebbe il 40% del capitale di Aston Martin e il 50% dei diritti di voto; Investment Dar, gli altri investitori kuwaitiani e i manager Aston Martin conserverebbero il resto”.
Nonostante la concorrenza di Mahindra, il fondo di Bonomi ritiene di poterla spuntare, grazie al proprio piano di investimenti tecnologia. In proposito, è ancora Il Sole 24 Ore a ricordare che “il fondo ha un accordo con la tedesca Mercedes, che farebbe da partner tecnico e fornirebbe motori, cambi e know how. Secondo Private Equity News la stessa Mercedes potrebbe prendere successivamente una piccola quota nell’azienda inglese”.
Al momento, invece, Aston Martin fruisce della tecnologia del gruppo americano Ford, di cui è stata parte integrante fino al 2007. Nel 2007 fu poi ceduta al fondo Dar e ad altri partner, in cambio di 479 milioni di sterline.
Investindustrial ha alle sue spalle una esperienza piuttosto significativa nel mondo dei motori, visto e considerato che – come abbiamo avuto modo di anticipare – ha ceduto il proprio ex brand Ducati al gruppo Volkswagen per 747 milioni di euro, dopo aver risanato l’azienda successivamente all’acquisto del 2006.