Il gruppo Sole 24 Ore ha presentato il rendiconto gestionale dei primi 9 mesi del 2012 con una perdita più grave rispetto allo stesso periodo del 2011. Il segno negativo di conto economico è infatti passato da 12,5 milioni di euro a 22,7 milioni di euro. A pesare sono principalmente le flessioni dei ricavi pubblicitari, con un passo indietro del 12,6 per cento, a loro volta in grado di diminuire il fatturato del 6,7 per cento a 315,9 milioni di euro. Negativo anche il contributo dell’incremento delle tariffe postali e dei costi di produzione, che spingono l’Ebitda in negativo a 20 milioni di euro.
Per quanto concerne la previsione sull’ultimo trimestre, la casa editrice attende che “il margine operativo lordo del gruppo” sia “in diminuzione rispetto a quello registrato nel 2011”, come precisato dall’amministratore delegato Donatella Treu. A fine 2011 il margine operativo lordo era stato pari a 11,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai – 17,6 milioni di euro di fine 2010.
Il peggioramento dei conti era, insomma, sotto gli occhi di tutti, azionisti compresi. Non a caso il top management ha annunciato la revisione del piano industriale alla fine dello stesso primo semestre 2012, al fine di “renderlo compatibile con un mercato di riferimento in continua contrazione”.
Rimane intatto il piano di interventi per 100 milioni di euro approvato dal consiglio di amministrazione quasi due anni fa, utile per poter raggiungere un Ebitda positivo nel 2013. Per quanto infine concerne il fatturato, la flessione sembra esser stata compensata dai buoni risultati dell’area digital (in crescita del 7 per cento), della formazione (+ 1,1 per cento) e della cultura (+ 72 per cento). Per quanto attiene i soli ricavi dal digitale, il dato risulta essere in sviluppo del 23,8 per cento, a pesare il 25,3 per cento del fatturato totale del gruppo.
Più volte, nel recente passato, ci siamo occupati dell’andamento di società del mondo dell’editoria. Vi rimandiamo, tra i tanti focus, ai licenziamenti del gruppo Mondatori.