Stando a quanto affermato dalla stessa società, Lavazza ha affermato di prevedere una chiusura del 2012 con un incremento del fatturato di circa 5 punti percentuali, con un passaggio da 1,28 miliardi di euro del 2011 a 1,33 miliardi di euro del 2012. Ad emergere in maniera più significativa è tuttavia il balzo dalla perdita 2011, pari a quasi 10 milioni di euro, all’utile di 40-45 milioni di euro che la società ha stimato per l’anno in corso. Le mire di Lavazza guardano tuttavia ben oltre, predisponendo un piano di azione fino al 2015, che punta sempre più sui mercati esteri.
In particolare, nell’obiettivo Lavazza ci sarebbero gli Stati Uniti, dove la compagnia ha appena lanciato una macchina a capsule per uso domestico, con la meta di portare i consumatori americani a prepararsi caffè e cappuccini a casa. “Dopo il risultato negativo del 2011, abbiamo intrapreso un percorso di focalizzazione sul mercato del caffè” – dichiara l’azienda – “Puntiamo sull’ampliamento della gamma e, soprattutto in Italia, abbiamo concentrato gli investimenti sugli aspetti promozionali per offrire il nostro prodotto a tutte le fasce di consumatori: in questo modo, a fronte di un mercato italiano ancora in contrazione, Lavazza ha recuperato due punti di quota a volume, arrivando al 43,4%, e ha raggiunto un 48,4% a valore” – prosegue ancora Antonio Baravalle, amministratore delegato di Lavazza (vedi anche l’approfondimento Prossime aziende quotate).
“Un risultato dovuto anche alle azioni di razionalizzazione e riorganizzazione aziendali avviate 18 mesi fa, oltre all’andamento della materia prima, il cui prezzo è tornato ai livelli del 2010 dopo i picchi speculativi del 2011” – aggiunge il manager.
Per quanto concerne il peso dei mercati esteri, ad oggi la fetta di fatturato dall’estero su quello totale è del 40%. Tuttavia, per il futuro le cose potrebbero addirittura incentivarsi, visto e considerato che Baravalle ricorda come “abbiamo rivisto la nostra presenza in alcuni paesi come Spagna, Argentina e Brasile. Stiamo puntando invece su paesi strategici con forti capacità di crescita cioè Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti: su questi mercati, Lavazza agirà tramite investimenti commerciali e strutture locali” (vedi anche Abi prevede Pil 2013 in calo).