Dopo il via libera dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, una nuova società mediatica sta per nascere: Feltrinelli e La7 hanno infatti deciso di unire le loro forze per mettere a disposizione uno o più canali televisivi sul digitale terrestre. L’ipotesi dell’istruttoria era molto probabile, ma poi l’Antitrust ha deciso di non procedere oltre. In pratica, si provvederà a creare un’apposita newco, in modo da ideare, creare, lanciare e sviluppare questi canali che saranno operativi nell’ambito culturale, con una disponibilità completamente gratuita e non criptata.
Di conseguenza, si è deciso di sfruttare al massimo uno dei brand culturali per eccellenza come quello del Gruppo Feltrinelli, e l’esperienza televisiva di un canale in rampa di lancio come La7. L’iter da seguire è presto detto. Anzitutto, la compagnia nuova di zecca acquisirà da Telecom Italia Media (la società che possiede La7) la capacità di trasmissione sul digitale terreste in tutto il nostro paese, senza dimenticare le autorizzazioni relative alla fornitura di servizi audiovisivi. Il capitale sociale della newco in questione sarà soprattutto nelle mani della Effe 2005 con una quota del 70%, mentre il restante 30% spetterà al canale.
L’intesa a cui si sta facendo riferimento, inoltre, ha già delineato quelle che saranno le disposizioni per l’assemblea dei soci e del consiglio di amministrazione, visto che sarà necessario il consenso di tutti e due i soci. Il controllo rimarrà sempre congiunto. In aggiunta, il patto in questione viene considerato di “non concorrenza”, il che vuol dire che per tutta la sua durata le parti interessate non eserciteranno nel nostro paese canali digitali che abbiano caratteristiche editoriali simili a quelle di cui si sta parlando. Il mercato televisivo è piuttosto concentrato, con la Rti spa, la Rai e Telecom Italia Media che si sono spartite l’intera percentuale, dunque si può ben capire il motivo per cui l’authority ha deciso di vederci chiaro.