Gli ultimi scampoli del 2012 sono stati sfruttati da Banca Etruria per rafforzare ulteriormente il suo patrimonio: l’istituto di credito di Arezzo è riuscito infatti a dar vita a un importante riscatto anticipato per quel che concerne un prestito subordinato convertibile, vale a dire quello denominato Bpel 7% 2011-2016 (durata quinquennale come si può evincere piuttosto facilmente), con una conversione di tipo volontario in titoli azionari per quasi novantasette milioni. L’operazione a cui si sta facendo riferimento ha un valore di ben 110 punti base (l’1,1% per intenderci) in termini di Core Tier 1, vale a dire la componente primaria del capitale.
Come ha spiegato il direttore generale della banca toscana, Luca Bronchi, il risultato in questione può essere definito a ragione eccellente, con una soddisfazione molto ampia in questo senso. In effetti, l’adesione da parte dei possessori di titoli obbligazionari segue da vicino il consenso ampio e proficuo da parte dei soci della banca alla strategia di rafforzamento patrimoniale, con l’obiettivo ben preciso di dare capacità d’azione nei riguarda dell’economia territoriale. Focalizzando l’attenzione sul prestito citato in precedenza, c’è da sottolineare come il prezzo ufficiale dei titoli Bpel sia stato pari a 0,5528 euro, il che vuol dire che ogni singolo obbligazionista ha potuto beneficiare di un conguaglio in denaro di 0,09585 euro a bond, la cui corresponsione in valuta è avvenuta proprio a fine anno.
Saranno emesse 175 milioni di azioni ordinarie Bpel, vale a dire l’esatto valore di un aumento di capitale sociale molto vicino ai 110 milioni di euro, apportando un beneficio economico al patrimonio di circa novantasette milioni. Un’altra operazione rilevante di Banca Etruria è stata senza dubbio l’esternalizzazione degli immobili strumentali di proprietà, in modo da rendere più efficiente la gestione e consolidare lo stesso patrimonio. Secondo Bronchi, per Basilea 3 le carte sono pienamente in regola, ora bisognerà confermare tutto questo nel corso del 2013.