Come era prevedibile, il mercato automobilistico francese ha chiuso l’ultimo mese del 2012 con un segno consolidatamente negativo, con un passo indietro in decisa doppia cifra, e qualche indicazione non certo ottimale per i competitors del vecchio Continente, Fiat in testa. Cerchiamo dunque di comprendere come si è chiuso il 2012 per uno dei mercati auto più importanti d’Europa, e in che modo il Lingotto sta perdendo nuovo terreno nel mercato transalpino.
Secondo quanto riportava Reuters poche ore fa, le vendite di auto in Francia “sono diminuite del 14,6 per cento a dicembre, secondo i dati diffusi dall’associazione dei produttori CCFA, che mostrano come il 2012 sia stato il peggior anno degli ultimi 15. Il calo delle immatricolazioni del mese scorso è stato guidato dal -40 per cento registrato da Ford, spiega una nota di CCFA”.
Pesante anche la contrazione di Renault, con un passo indietro del 27 per cento a 30.415 immatricolazioni mensili, con una prestazione seguita dalla discesa del 20 per cento del gruppo Volkswagen e da quella del 14 per cento di PSA Peugeot Citroen. Il gruppo Fiat ha invece registrato un calo del 21,3 per cento a dicembre e del 23,7 per cento nell’intero anno (vedi anche Fiat calo immatricolazioni Francia).
Ancora, il comunicato Reuters segnala come “nel complesso nel 2012 le immatricolazioni di auto in Francia sono scese di circa il 14 per cento a 1,9 milioni: si tratta del calo annuale più consistente dal 1997. Le vendite di veicoli commerciali leggeri sono calate del 22 per cento a dicembre. Nel 2012 la contrazione in questo segmento è stata dell’11 per cento a 384.121 immatricolazioni”.
Le previsioni per il 2013 sembrano essere ancora piuttosto negative. Non è tuttavia escluso che i passi indietro possano avere delle attenuazioni, soprattutto se l’esecutivo locale avvierà delle iniziative a supporto del comparto, e se la congiuntura non si dimostrerà ancora così pessimista (vedi anche Porsche “batte” i fondi hedge).