La Carnival Corporation può finalmente archiviare un 2012 particolarmente problematico: nell’esercizio concluso il 30 novembre il gruppo ha comunque avuto modo di mantenere una posizione di redditività, con utile netto di 1,3 miliardi di dollari su ricavi per 15,5 miliardi di dollari, con una flessione dell’ultima riga del conto economico pari al 32,1 per cento e della prima riga pari al 2,6 per cento, rispetto a quanto accumulato nel precedente 2011.
L’utile operativo – proseguono ancora i dati societari – è ammontato a 13,7 miliardi di dollari (-27,2%). Cali pesanti, sebbene – affermava sulla stampa il presidente e ceo del gruppo americano, Micky Arison – “grazie al notevole impegno del management abbiamo tenuto i net revenue yield del 2012 (escludendo Costa) in linea con quelli dell’anno precedente. Inoltre abbiamo lievemente ridotto i costi, a eccezione del carburante, e il consumo di combustibile del 4%” (vedi anche Impatto finanziario del naufragio Costa).
Nel 2012 le flotte delle compagnie del gruppo hanno inoltre trasportato più passeggeri del 2011, con un volume pari a 9,8 milioni di passeggeri (+ 2,8 per cento), di cui 2,4 milioni nel solo quarto trimestre, in incremento del 2,7 per cento.
Per il 2013 il gruppo prevede inoltre un lieve aumento del volume d’affari, sebbene il difficile contesto internazionale non potrà che far pesare ancora la propria pressione negativa. Nell’esercizio cominciato, comunque, Carnival prevede di superare quota 10 milioni di passeggeri a bordo delle navi della flotta del gruppo, arricchita tra due mesi dall’arrivo della Aida Stella (dalla capacità di 2.192 passeggeri) e a maggio della Royal Princess da 3.560 passeggeri.
Insomma, dopo il naufragio della Costa Concordia, i cui clamori sono ben lungi dall’acquietarsi, Carnival Corporation sembra poter guardare al prossimo futuro con maggiore serenità, dimostrando di essere comunque in grado di resistere all’impatto di gravi drammi come quello tristemente sperimentato sui nostri mari.
Continueremo a monitorare l’andamento dei conti di questo importante operatore del panorama marittimo internazionale, convinti che il 2013 possa rappresentare un consolidamento della tenuta della redditività aziendale.