Il Credito Emiliano (Credem) ha deciso di puntare con una certa convinzione e sicurezza sulle attività che sono tipiche di una banca commerciale: tra l’altro, diversi tagli sono stati posti in essere nel corso degli ultimi anni, pertanto ora è possibile lasciare libero spazio agli investimenti relativi ai settori di pertinenza. Entrando maggiormente nel dettaglio delle prospettive future, c’è da sottolineare come tra il 2009 e il 2011 il personale sia stato ridotto di ben dieci punti percentuali, una stima resa nota nel corso di una intervista da Adolfo Bizzocchi, direttore generale dell’istituto di credito reggiano.
Ecco perché è ora giunto il momento di invertire la tendenza, dato che è stato possibile assumere un centinaio di giovani professionisti, in modo da garantire una produttività piuttosto alta. L’obiettivo del 2013 sarà senza dubbio quello di focalizzare le attività stesse sull’ambito di banca commerciale, ma lo stesso Bizzocchi ha escluso in maniera categorica che vi sarà qualche operazione straordinaria. Le affermazioni dei vertici bancari sono dunque molto chiare e precise, non lasciano spazio a dubbi o perplessità; d’altronde, si sta parlando di linee di indirizzo che si conoscevano da tempo, in quanto coincidenti con quanto dichiarato dal management nel corso degli ultimi meeting con gli investitori.
Per tutti questi motivi, gli analisti finanziari di Intermonte hanno voluto confermare il giudizio “interessante” per quel che riguarda il relativo titolo azionario, senza dimenticare che il prezzo obiettivo (il “target price” per intenderci) che è pari a 4,9 euro. Tra l’altro, è proprio una notizia di oggi che il Credito Emiliano è risultato il titolo bancario con la migliore performance in assoluto nel corso del 2012, vale a dire 50,25 punti percentuali. Gli ultimi dodici mesi, in particolare, sono stati caratterizzati da un rapporto tra le sofferenze e gli impieghi per cassa netti pari all’1,3%, uno dei più bassi che si sia registrato nel nostro paese.