Banca Euromobiliare, l’istituto di credito milanese che si è specializzato nell’ambito del private banking, può vantare una crescita che dura da diverso tempo: quest’ultima è stata senza dubbio agevolata dall’inserimento di due professionisti all’interno dell’area relativa alla promozione finanziaria. Si tratta, nello specifico, delle due filiali di Bologna e Padova. Nel primo caso, l’ingresso in questione ha riguardato Fabio Del Coco, ex manager di Mediolanum e con esperienza in Rolo Banca e nella svizzera Bsi, ora nuovo area manager per conto dell’Emilia Romagna; nel secondo caso, invece, è stato selezionato un ex Monte dei Paschi di Siena, vale a dire Francesco Paccagnella. Ma la banca lombarda non si è limitata soltanto a queste operazioni.
In effetti, si è pensato anche a rinfoltire le fila dei promotori finanziari attraverso degli appositi reclutamenti. In particolare, si è scelto di puntare su dei professionisti senior, i quali possono vantare una importante e comprovata esperienza per quel che concerne il settore bancario. I soggetti coinvolti avranno quindi la possibilità di beneficiare di soluzioni di accompagnamento al passaggio dalla retribuzione fissa a quella variabile; in pratica, i salari saranno erogati in base a quelle che sono le esigenze e le caratteristiche peculiari di ogni singolo professionista. L’obiettivo da raggiungere, tra l’altro con una certa ambizione, è rappresentato dalla acquisizione di cinquecento milioni di euro in nuove masse, il tutto entro la fine di quest’anno.
Il progetto dovrà proseguire necessariamente con il rafforzamento del canale relativo alla promozione finanziaria del gruppo, cercando di valorizzare il più possibile il modello di servizio. Il collocamento diretto e i contenitori assicurativi di Sicav (società di investimento a capitale variabile) di soggetti terzi, le gestioni patrimoniali e i contratti di consulenza, senza dimenticare la negoziazione dei vari titoli. Le gestioni patrimoniali, però, rappresentano ancora il 50% del patrimonio gestito totale, mentre i contratti di consulenza che sono attivi superano le diecimila unità.