Dal redditometro saranno “salvi” i pensionati. Ad affermarlo è stata l’Agenzia delle Entrate, che ha voluto rassicurare sulla necessità di evitare accanimenti nei confronti delle fasce più deboli della popolazione. Una dichiarazione che – afferma l’Agenzia – vuole smentire le ansie innescate da alcune fonti di stampa evidentemente errate, che nei giorni scorsi mettevano in guardia i pensionati dal redditometro, un nuovo strumento a disposizione del fisco per trovare margini di evasione fiscale.
Lo strumento – affermava Valentina Conte sull’edizione online de La Repubblica – “a partire da marzo e sui redditi dal 2009 in poi, dovrà scovare quei contribuenti che “pur evidenziando una elevata capacità di spesa, dichiarano redditi esigui“. Nel mirino ne finiranno quest’anno 35mila, per i quali lo scostamento è davvero “eclatante”, nonostante soglia di tolleranza e bonus. Pensionati tranquilli, dunque. Così come i lavoratori dipendenti. A meno di doppie vite all’ombra della legge e del Fisco. L’evasione “spudorata” è perciò l’obiettivo del Redditometro. Ovvero quella “ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire”. E che consente a chi spende e spande, ma non dichiara o dichiara briciole, di cavarsela “usufruendo pure di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto” (vedi anche Fisco: in arrivo i controlli con il redditometro).
Insomma, come rilevato da una recente analisi effettuata dall’associazione Cgia di Mestre, occorrerebbe essere piuttosto sfrontati per incappare nei controlli del fisco, visto e considerato che si richiede almeno un 20 per cento di differenziale tra quanto speso e quanto guadagnato. A tale gap, l’Agenzia delle Entrate aggiunge anche una franchigia di 12 mila euro l’anno. Ne consegue che a poter finire nell’ambito dei controlli del Fisco grazie al redditometro sono le spese evidentemente esagerate rispetto a quanto dichiarato, con buona pace dei pensionati e di coloro che – percependo un reddito medio basso – non hanno stili di vita eccessivamente pregiati e lussuosi (e, in ogni caso, anche costoro avranno comunque la possibilità di giustificare la liceità delle spese).