C’è un settore economico del nostro paese che merita il famoso modo di dire “andare liscio come l’olio”: quest’ultimo è più che mai azzeccato, visto che si sta parlando dell’extra vergine di oliva e degli altri oli vergini in generale, un prodotto che sta beneficiano di un ottimo import, grazie soprattutto al contributo offerto dagli Stati Uniti. La prima economia mondiale è infatti il più importante partner commerciale del Belpaese da questo punto di vista. Il dato in questione è stato messo in luce dall’Unaprol (Unione Nazionale tra le Associazioni di Produttori di Olive), vale a dire il consorzio olivicolo italiano per intenderci.
Ebbene, in base all’ultima indagine condotta, nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e settembre dello scorso anno, la nazione americana ha importato ben 160mila tonnellate di prodotto, con un incremento pari a undici punti percentuali per quel che riguarda il raffronto su base annua. La quota di mercato del nostro paese, inoltre, è compresa tra il 52 e il 56%. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da sottolineare come a New York si consumi addirittura un quinto di tutto l’extra vergine che viene importato: la Grande Mela e Miami, inoltre, saranno le due tappe dei prossimi giorni per quel che concerne la campagna di promozione relativa al consumo consapevole del prodotto certificato italiano.
La giornata di oggi, in particolare, e quella del prossimo 30 gennaio saranno dedicate alla costa Est degli Stati Uniti: si tratta in pratica di una serie di seminari, degustazioni, corsi di assaggio e incontri con la stampa, in modo da intessere il più alto numero possibile di contatti con la filiera. L’obiettivo dell’associazione prevede che si consenta ai consumatori a stelle e strisce di scegliere in modo consapevole e sicuro il prodotto, improntando il tutto a una sana e corretta alimentazione che includa nelle diete nuovi alimenti a basso contenuto calorico e con un ridotto numero di grassi.