In Umbria non si parla altro che di banche: se quella di Spoleto non vive certo il suo momento di forma migliore (Bankitalia ha ispezionato questa settimana l’istituto, evidenziando numerose anomalie), a Foligno si pensa seriamente di costruirne una nuova che abbia carattere locale. Il problema sta tutto nella situazione che vivono attualmente gli imprenditori, gli artigiani e i commercianti del comune in questione, i quali non hanno alcun accesso al credito, con tutte le conseguenze negative che sono facilmente immaginabili. Ecco perché le attività produttive locali devono essere sostenute in maniera più accorta, in modo da non far trionfare la recessione.
La banca locale a cui si pensa con decisione avrà come centro direzionale la città di Foligno e sarà costruita per agevolare i prestiti per la produttività del comune umbro e di tutti gli altri che fanno parte del comprensorio. Ma come si può promuovere una iniziativa del genere? Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che ha avuto già luogo l’incontro tra il numero uno del Comitato Promotore della Banca di Foligno (credito cooperativo per la precisione) e il personale del municipio. La riunione dei giorni scorsi ha visto intervenire i rappresentanti degli uffici comunali, i segretari sindacali delle varie sigle e anche l’Assessorato all’Infanzia.
Quello su cui è stata concentrata l’attenzione è soprattutto l’importanza della tutela del posto di lavoro e del risparmio, non solo mediante la creazione di un istituto di credito nuovo di zecca. La crisi economica sta facendo ancora sentire i suoi effetti più negativi, di conseguenza il comune di Foligno dovrà attendersi una forte riduzione delle entrate fiscali all’interno delle proprie casse. Un rimedio a tutto questo potrebbe purtroppo consistere nel licenziamento del personale e nella cancellazione delle nuove assunzioni. Nella speranza che questa banca non sia caricata di troppe attese prima ancora di nascere, l’iniziativa sta facendo parlare di sé soprattutto per il valore etico.