Un 2012 in leggera, ma comunque significativa perdita: Autostrade Meridionali, la società per azioni che opera, come si intuisce facilmente, nella gestione in concessione di alcuni tratti autostradali, ha registrato 200mila euro in meno per quel che concerne i profitti dello scorso anno. La performance risalta soprattutto nel confronto con quanto avvenuto nel corso del 2011, quando vi fu un importante utile da quattro milioni di euro. Cerchiamo dunque di capire cosa è successo. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, i ricavi della spa in questione sono stati pari a 88,2 milioni di euro, con un calo di 3,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2011 (91,2 milioni, tre in più per la precisione).
Si tratta della conseguenza più che naturale del minor traffico che è stato riscontrato lo scorso anno, quando i transiti complessivi si sono ridotti del 4,3%. Tra l’altro, quest’ultima diminuzione è stata compensata solamente in parte dal più frequente utilizzo a conto economico del fondo accantonato, operazione tipica per dar vita al riequilibrio dal punto di vista economico-finanziario, come è espressamente previsto dalla Convenzione Unica. Il margine operativo lordo (l’Ebitda secondo la nomenclatura anglosassone), poi, si è attestato sui 31,4 milioni di euro, anche questo un valore in ribasso.
In effetti, si tratta di ben 14,6 punti percentuali in meno rispetto all’esercizio 2011: in questo caso, è stata colpa dei minori ricavi incassati dal pedaggio, ma anche della maggiore incidenza per quel che riguarda i costi relativi alle manutenzioni stradali. La Società Autostrade Meridionali è l’ente che ha la concessione da parte dell’Anas per la gestione del tratto Napoli-Salerno ( si sta parlando dell’Autostrada A3 per la precisione), la cui proroga durava fino allo scorso 31 dicembre. La fondazione risale al 1925, mentre la sede ufficiale si trova a Napoli. Si sta anche parlando di una compagnia che è stata ceduta ad Atlantia nel 1987 (allora si chiamava Autostrade Spa).