Continua a crescere il segmento del mobile payment tricolore. Stando a quanto dichiara un recentissimo studio dell’Osservatorio Nfc & Mobile payment del Politecnico di Milano, infatti, l’utilizzo dei telefoni cellulari per poter effettuare dei pagamenti nel corso del 2012 sarebbe aumentato del 30 per cento a quota 900 milioni di euro e, all’interno di tale cifra, l’utilizzo del mobile payment per i beni e per i servizi sarebbe cresciuto del 60 per cento a 310 milioni di euro.
In parte, affermava Reuters poche ore fa in un comunicato nel quale riportava i dati di sintesi dello studio, “la crescita nell’uso dei telefonini per pagare si deve in parte all’aumento del Mobile Remote Commerce, ossia agli acquisti online che implicano anche l’uso del cellulare in una o più fasi. Ancora di più, secondo lo studio, ha contribuito la possibilità di pagare con gli smartphone i servizi come parcheggi, biglietti dei mezzi pubblici e ztl. Per i ricercatori, proprio questo può considerarsi la ‘killer application‘ che aiuterà in modo decisivo la diffusione dei pagamenti ‘mobili’” ( vedi anche Pagamenti Paypal in forte crescita).
Di interesse le dichiarazioni dello stesso Osservatorio, che in una nota afferma che “si stima che siano oltre 700.000 le ore di parcheggio pagate dagli italiani attraverso il cellulare, oltre 600.000 i biglietti di corsa semplice e qualche migliaio le ricariche degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale attivate da Mobile, mentre le corse di taxi pagate con cellulare sono quasi 10.000. Per un totale di oltre 1 milione di transazioni di piccolo importo” (vedi anche Banca Sella rivoluziona gli acquisti con UP Mobile).
Merito di questo boom è l’installazione di nuovi terminali di Mobile Proximity Payment, ovvero dispositivi che permettono di utilizzare smartphone come carta di credito attraverso un sistema contactless, attualmente spinto nel nostro mercato da un accordo siglato tra i principali operatori di telefonia mobile come Telecom Italia , Vodafone, Wind, H3g e Poste Mobile.