Notizie ancora negative per Alitalia – Cai, che ha archiviato il 2012 con perdite superiori ai 200 milioni di euro. I conti della società sono pertanto peggiorati rispetto al 2011, e il capitale risulta essere praticamente azzerato dal rosso di conto economico. Il tutto, unito alla mancanza di liquidità, contribuisce a generare una situazione evidentemente esplosiva, resa ancora più tesa dalle discordie che regolano i rapporti tra i soci italiani.
Unico punto in comune, oramai solo da formalizzarsi, è l’uscita di scena dell’attuale amministratore delegato, Andrea Ragnetti, che – secondo quanto rivelava il Sole 24 Ore – vorrebbe circa 4 milioni di euro a titolo di buona uscita. E dopo? “Con l’uscita di Ragnetti, arrivato un anno fa” – ipotizzava ancora il quotidiano economico finanziario – “non dovrebbe esserci un nuovo amministratore delegato, in via transitoria potrebbero essere attribuite alcune deleghe al vicepresidente Elio Catania e potrebbero salire di grado il direttore operazioni Giancarlo Schisano e il direttore finanziario Paolo Amato” (vedi anche Alitalia abbandona gli Md80).
Intanto, i soci hanno deliberato un finanziamento in favore della compagnia per un massimo di 150 milioni di euro. Una decisione passata con la maggioranza dell’87,44% dei voci dei presenti, tra cui si annoverano Air France Klm, con il 25 per cento del capitale, e i due principali soci italiani, Emilio Riva e Intesa Sanpaolo. Contrari, invece, soci proprietari del 12% del capitale, come il fondo lussemburghese Equinocse guidato da Salvatore Mancuso, Solido Holding spa di Achille D’avanzo, G&C holding di Cosimo Carbonelli D’Angelo e Gfmc spa di Antonio Orsero.
Astenuti la Vitrociset di Edoarda Crociani, mentre non hanno partecipato all’assemblea altri quattro soci, titolari del 13% circa del capitale, tra cui il gruppo Toto, l’unico esperto di trasporto aereo tra i soci italiani, l’ex proprietario di Air One.
Nelle prossime settimane dovrebbero esserci importanti novità sull’evoluzione dei rapporti tra soci, e sulla maggiore concretezza della posizione di Air France nei confronti della compagnia di bandiera italiana.