Bayer ha chiuso il 2012 con utili in calo di un punto percentuale, ma con un discreto ottimismo circa il 2013. Questa è, in sintesi, la principale considerazione effettuabile a margine dei comunicati della società farmaceutica tedesca, che ha compiuto 150 anni, e che – dopo un secolo e mezzo – ha potuto valutare con soddisfazione quanto presentato ai propri azionisti, sui quali pesano contenziosi per 1,7 miliardi di euro di oneri contabilizzati nel 2012.
Proprio in seguito al peso degli oneri legali, l’utile netto 2012 è stato registrato in lieve calo, a quota 2,45 miliardi di euro (- 1% su base annua). Di contro, il fatturato è salito ancora, dell’8,8 per cento, a 39,76 miliardi di euro. Per quanto attiene le altre principali valutazioni sul conto economico aziendale, “l’Ebitda e’ rimasto stabile a 6,92 miliardi (+8,8% esclusi oneri) e il dividendo e’ stato alzato a 1,90 euro per azione (da 1,65 euro nel 2011)” – dichiarava un comunicato apparso sul sito di Borsa Italiana (vedi anche Bayer: l’Asia nel mirino per aumentare il fatturato).
Nel solo quarto trimestre 2012, l’utile è invece calato del 5,8 per cento a 374 milioni con gli oneri straordinari che hanno pesato per 455 milioni, su fatturato in aumento del 7 per cento a 9,86 miliardi. “Il presidente del consiglio di gestione, Marjin Dekkers, ha rilevato che il fatturato 2012 era un record nella storia del gruppo e si e’ detto “ottimista per il 2013” grazie al lancio di nuovi farmaci e a una continuazione favorevole del settore agribusiness” – affermava ancora il comunicato su Borsa Italiana, che aggiungeva come “per quest’anno il gruppo stima un rialzo del 4-5% del fatturato consolidato (a struttura invariata), del 5% circa dell’Ebitda esclusi fattori straordinari e di quasi il 10% dell’utile per azione. Bayer ha aggiunto che nel 2015 vuole accelerare la crescita dell’attivita’ farmaceutica, mentre l’agribusiness dovrebbe migliorare piu’ del mercato con vendite pari a circa 10 miliardi. Alla Borsa di Francoforte i titoli Bayer sono su di oltre il 2%” (vedi anche Commerzbank: secondo semestre a rischio) .