“My Way” e “4 You” sembrano due espressioni normali, quasi rassicuranti, invece hanno rappresentato un vero e proprio incubo per moltissimi risparmiatori: si tratta, infatti, di contratti che circa due lustri fa sono stati proposti in maniera del tutto ingannevole ai risparmiatori come piani di accumulo da parte di Banca 121. In realtà, questi strumenti previdenziali non erano altro che dei mutui con cui si era praticamente obbligati ad acquistare fondi di investimento dello stesso istituto di credito, divenuto poi parte integrante del gruppo Monte dei Paschi di Siena.
Per fortuna, una delle ultime sentenze della Corte di Cassazione ha consentito alle persone coinvolte di nutrire qualche speranza in più. Cerchiamo di capire come sono andati i fatti. Secondo i giudizi di Piazza Cavour, i contatti che sono stati offerti e poi sottoscritti al di fuori dai locali della banca possono considerarsi nulli nel caso in cui siano privi della clausola che indica la facoltà di recesso in favore del cliente. La notizia è stata diffusa oggi dall’Unione Nazionale dei Consumatori. Come è stato spiegato da quest’ultima, il collocamento all’esterno dei locali in questione non si riferisce solamente alla situazione che riguarda i promotori finanziari, ma anche quelle che hanno a che fare con i dipendenti dell’istituto che hanno fatto sottoscrivere i contratti di cui si sta parlando presso gli uffici dei principali clienti.
Questo vuol dire che i contratti 4 You venduti senza la clausola del recesso sono da considerare nulli nella situazione di specie. Le conseguenze giuridiche sono importanti e facilmente intuibili. In effetti, i consumatori hanno un appiglio fondamentale e la possibilità di nutrire maggiore ottimismo per il futuro. Chi crede di essere rimasto coinvolto in questa maniera potrà agire per via giudiziale e chiedere il rimborso delle rate che sono state pagate, oltre ai relativi interessi. Le segnalazioni in merito possono essere inviate alla stessa Unc.