In Italia cresce, fortemente, il numero di imprese guidate da cittadini nati all’estero. Stando agli ultimi dati forniti da Movimprese – Unioncamere, infatti, nel corso del 2012 a fronte di una crescita del sistema imprenditoriale pari a sole 18.911 unità, il saldo attivo delle imprese guidate da stranieri è cresciuto di 24.329 rispetto alla fine del 2011, con un aumento del 5,8 per cento.
Nella grande maggioranza delle ipotesi – “precisamente in 385.769 casi, l’80,8% del totale”, ricordava il quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore – si tratta di imprese individuali (vedi anche Veneto Banca concederà dei prestiti alle imprese del trevigiano).
Tuttavia, precisava ancora il quotidiano, “esistono anche 46.239 società di capitale (il 9,7%) dove oltre il 50% dei soci e degli amministratori sono nati all’estero. Cominciano inoltre a diffondersi anche le società cooperative, che l’anno scorso hanno toccato le 7.963 unità, pari al 5,4% del totale, con una crescita dell’8,2% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda la diffusione in regioni e province, è da notare che le imprese guidate da stranieri superano il 10% sia in Toscana (dove raggiungono l’11,3%) sia in Liguria (10,1%), e in 12 province, tra cui spiccano Prato (23,6%), Firenze (13,6%) e Trieste (13,2%). Il tasso di crescita rispetto al 2011 raggiunge il massimo nel Lazio (+9,5%) e in Campania (+8,6%), ma il valore si mantiene comunque positivo in tutte le altre regioni d’Italia”.
Per quanto attiene ai settori di appartenenza delle imprese, la maggiore presenza è quella del commercio al dettaglio, con quasi 130 mila imprese alla fine del 2012. A seguire le imprese operanti nel settore delle costruzioni, pari a 101.767 unità, quelle dei servizi di ristorazione, pari a 31.129 unità, e infine quelle del commercio all’ingrosso, pari a 29.646 unità (vedi anche Fiducia delle imprese in calo a febbraio 2013).
Per quanto concerne infine la provenienza di imprenditori stranieri, il Paese più rappresentato è il Marocco, seguito dalla Cina e dall’Albania. Forti incrementi dal Bangladesh e dal Kossovo.
Continueremo a monitorare l’andamento del comparto anche nei prossimi mesi.