Quasi 424 miliardi di euro: è questo l’ammontare esatto delle entrate tributarie che l’Erario è riuscito a incassare nel corso del 2012. Come va letto questo valore? In pratica, come comunicato in via ufficiale dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, lo scorso anno il gettito in questione è aumentato di 11,697 miliardi, vale a dire quasi tre punti percentuali in più rispetto al 2011. Da Via XX Settembre, poi, hanno voluto sottolineare come questo aumento sia ancora più interessante e rilevante (+3,2% per la precisione) se il risultato viene calcolato al netto dell’imposta sostitutiva sul leasing immobiliare, un tributo che è stato preso in considerazione e registrato nell’aprile di due anni fa. In realtà, non si può gioire più di tanto.
In effetti, questi numeri sono contrastanti, tanto è vero che le entrate erariali sono risultate in calo già nel primo mese di quest’anno. Il 2013 non è iniziato nel migliore dei modi, con un importo complessivo di 32,244 miliardi di euro, un dato più basso rispetto a quello di gennaio 2012 (-1,3%). Per capire le performance del 2012, invece, bisogna tenere conto di determinate voci. Anzitutto, un buon contributo è stato offerto dalle imposte dirette, ovvero quelle che sono collegate in modo diretto alla ricchezza (i tipici esempi sono l’Irpef, l’Ires, l’Irap e l’Imu).
Queste ultime sono state in grado di garantire un importo pari a 10,686 miliardi di euro in più rispetto a 365 giorni fa. L’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche ha vissuto un 2012 piuttosto importante, con 1,1 punti percentuali di incremento e quasi due miliardi di euro. Ancora meglio si è comportata l’Ires (Imposta sul Reddito delle Società), con quasi il 2% di incremento e 679 milioni in più. Per quel che concerne l’Imposta Municipale Unica, poi, il gettito è stato di poco superiore agli otto miliardi. Infine, l’Iva (Imposta sul Valore Aggiunto) ha fatto registrare un calo dell’1,9%.