Pirelli ha elaborato nuove previsioni sul 2013. Un anno che si preannuncia contraddistinto da uno scenario macroeconomico stagnante per il vecchio Continente, e con un ritmo di crescita che dovrebbe non esser eccedente il 3 per cento per i Paesi a rapido sviluppo economico, mentre dovrebbe confermarsi oltre l’8 per cento per la Cina. Il mercato mondiale degli pneumatici car – afferma Pirelli – è previsto in crescita del 2,5% (circa 1,347 milioni di pezzi) grazie allo sviluppo del segmento Premium che continua a crescere ad un tasso almeno triplo (oltre +7%) rispetto a quello residuale.
In particolare, afferma Pirelli, il Premium nel mondo raggiungerà nel 2013 il 13,3 per cento del totale, contro il 12,7 per cento nel 2012. Il nuovo anno andrà inoltre ad ampliare le tendenze già sperimentate nel 2012, con i mercati maturi che avranno uno sviluppo contenuto (+1 per cento) e prevalentemente sostenuto dalla già ricordata crescita del Premium al +3,8 per cento.
Nei mercati emergenti si dovrebbe registrare un incremento del 4 per cento, con uno sviluppo del Premium di circa il 15 per cento su base annua, e una incidenza sul totale dell’8,5 per cento a fine 2013, ancora inferiore rispetto alla media internazionale.
“In tale scenario” – ricordava il quotidiano La Stampa riepilogando le principali valutazioni effettuate dalla compagine – “Pirelli conferma la strategia di focalizzazione sul Premium con l’obiettivo di: migliorare nei mercati maturi il posizionamento sul canale ricambio facendo leva sulla più forte presenza nel primo equipaggiamento; cogliere nei paesi emergenti le molte opportunità di crescita Premium” (qui il nostro approfondimento sugli ultimi risultati Pirelli).
Numericamente, tali auspici saranno riflessi in volumi totali in aumento tra il 3% -4% con un miglior andamento nei mercati emergenti. Inoltre, concludeva La Stampa, “il segmento Premium sarà il driver di crescita con un tasso di sviluppo nell’esercizio tra il 13% ed il 14%; il price/mix è previsto in crescita tra il 4% -5%; i cambi sono attesi in riduzione per circa il 4%. I ricavi totali sono quindi previsti in aumento tra il 4% -5% a 6,3-6,4 miliardi di euro”.