Salvatore Ferragamo Spa, celebre azienda fiorentina attiva nel settore della moda, ha chiuso il 2012 all’insegna della crescita del fatturato e della redditività. Il commento positivo da parte del gruppo toscano ha i suoi motivi, visto che i conti presentati ieri hanno messo in luce un utile netto pari a 106 milioni di euro, vale a dire trenta punti percentuali in più rispetto al 2011. In aggiunta, i ricavi consolidati si sono attestati a quota 1,15 miliardi di euro, grazie soprattutto al traino di tutte le aree geografiche. Il dividendo che è stato proposto dall’assemblea dei soci è stato inoltre in linea con le attese, vale a dire trentatré centesimi di euro, cinque in più rispetto a quello di un anno fa.
Lo stesso discorso deve essere fatto per il margine operativo lordo, aumentato di ventiquattro punti percentuali. Si parlava di aree geografiche in precedenza e in effetti è stata soprattutto la regione dell’Asia-Pacifico a riservare le sorprese più interessanti, visto che si sta parlando del mercato più importante in assoluto per quel che riguarda i ricavi (il fatturato ha raggiunto i 420 milioni di euro per la precisione, oltre un terzo di quello totale).
Di conseguenza, la Spa in questione ha potuto sfruttare al massimo l’ottimo stato di salute. Anzitutto, gli investimenti sono stati perfettamente in linea con il piano strategico che è stato approntato, tanto da passare da 42 a 59 milioni di euro nel giro di 365 giorni (+41%): tutto questo denaro è servito per ampliare e rinnovare i principali punti vendita e per aprire negozi nuovi di zecca. Tra l’altro, elemento non certo trascurabile, è stata venduta la partecipazione nella joint venture ZeFer (Ermenegildo Zegna-Ferragamo), con un doppio marchio utile per potenziare il business delle calzature e della pelletteria. La cessione avverrà concretamente il prossimo 15 aprile, tramite il pagamento di un corrispettivo pari alla valutazione della società.