Notizie negative, ma ampiamente attese, per Cipro. Standard & Poor’s ha infatti deciso di tagliare il rating del Paese, attualmente impegnato in un complesso e faticoso processo di salvataggio. Il nuovo rating dell’isola è infatti pari a CCC, contro il precedente CCC+, e l’ulteriore outlook negativo sembra suggerire future notizie altrettanto negative. A penalizzare il Paese, l’incremento del rischio default e i problemi del settore bancario.
Non tutto il male sembra tuttavia definitivo: secondo l’agenzia di rating vi sarebbero ottime possibilità di trovare un accordo con i partner internazionali già nelle prossime ore.
L’obiettivo, temporalmente piuttosto stringente, è infatti quello di evitare il crac definitivo e totale della nazione. Un target chiaramente ammesso dal governatore della Banca centrale di Nicosia, Panicos Demetriades, che ha affermato di voler evitare la bancarotta: “Il sistema bancario necessita di essere ristrutturato altrimenti finirà in bancarotta”, ha di fatti affermato Demetriades, secondo cui “si tratta di misure da prendere immediatamente”. Pur senza fornire ulteriori dettagli, il numero 1 dell’istituzione monetaria locale ha poi dichiarato che i depositi sotto i 100 mila euro non saranno toccati, contrariamente a quanto sembrava fino a martedì scorso, quando il prelievo forzoso sui conti correnti minacciava qualsiasi giacenza (ipotesi poi bocciata dal parlamento cipriota, che si è rifiutato di approvare una simile proposta) (qui il nostro approfondimento sulla riduzione del rating di Cipro, su Finanza Live).
I prossimi passi sembrano comunque piuttosto incerti: l’Eurogruppo in queste ore sta proseguendo nell’attenta analisi della delicata situazione di Cipro, aspettando altresì di poter vagliare una nuova ipotesi di proposta da parte del governo di Nicosia. Inoltre, le incertezze che si aggirano sull’esecutivo cipriota sembrano incrementare il nervosismo dei mercati finanziari d’Europa e di tutto il mondo, con un’ampia volatilità che potrebbe trovare un nuovo sbocco nei prossimi giorni, qualora nel corso dell’imminente fine settimana non si riesca a trovare un valido accordo tra le parti.