I primi bilanci dello scorso anno cominciano ad essere resi pubblici e si possono trarre delle conseguenze importanti. In particolare, è possibile capire quanto hanno guadagnato i manager delle principali società quotate in Borsa del nostro paese, con dei numeri che sono davvero impressionanti. Anzitutto, bisogna sottolineare che questa classifica dei compensi è comunque “provvisoria”, dato che deve ancora essere aggiornata dai nuovi bilanci che verranno pubblicati prossimamente, ma anche per gli elementi che si utilizzano per il calcolo.
Il primato assoluto è stato però già conquistato dall’amministratore delegato delle Assicurazioni Generali, Giovanni Perissinotto, il quale vanta qualcosa come 11,5 milioni di euro (l’incarico è stato lasciato nove mesi fa per la precisione), una cifra che dipende in gran parte dai 10,6 milioni relativi alla liquidazione. Gli altri due gradini del podio, al contrario, sono occupati da famosi rappresentanti del gruppo Fiat. Nello specifico, si tratta di Sergio Marchionne, amministratore delegato della casa automobilistica di Torino, e di Luca Cordero di Montezemolo, amministratore della società, nonché numero uno Ferrari, controllata del Lingotto: volendo essere ancora più precisi, si sta parlando, rispettivamente, di 7,3 e 5,5 milioni di euro.
La provvisorietà dei primi tre posti di tale elenco, ma anche di quelli successivi, dipende dal fatto che spesso si utilizzano anche le stock option per remunerare i manager societari, dunque chi fa ricorso a tali strumenti finanziari consente agli stessi di guadagnare parecchio. Tra l’altro, diversi presidenti e amministratori delegati si sono arricchiti grazie alle buonuscite, ma sorgono dei dubbi in merito a chi ha fatto parte di Monte dei Paschi di Siena: sono davvero meritati questi stipendi d’oro alla luce dello scandalo che è poi venuto a galla? I nomi “controversi” sono quelli di Antonio Vigni, ex direttore generale (4 milioni di euro per quel che concerne l’indennità) e Marco Morelli, ex direttore finanziario che ha incassato grazie a Intesa Sanpaolo.