Mediolanum deve fare i conti con le grinfie del Fisco: l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate è stata rivolta al gruppo che si occupa di consulenza finanziaria, celebre per essere controllato dalla famiglia Doris (il numero uno è proprio Ennio Doris) e dalla Fininvest. L’importo da pagare ammonta a 344 milioni di euro. Che cosa è successo di preciso? Quello che ha fatto storcere il naso alla nostra amministrazione finanziaria sono i rapporti intrecciati con una società controllata che si trova in Irlanda, la Mediolanum International Funds, visto che pesa come un macigno il sospetto che nella nazione nordeuropea siano stati mantenuti alcuni ricavi in maniera non congrua, in modo da beneficiare del Fisco irlandese, decisamente più leggero rispetto a quello nostrano.
Gli avvisi di accertamento sono stati notificati lo scorso mese di dicembre, indirizzati a Banca Mediolanum e Mediolanum Vita. Gli esercizi su cui ci si è concentrati sono quelli che vanno dal 2005 al 2007, mentre la multa da pagare è giunta a questo totale a causa delle tasse non pagate e delle sanzioni, senza dimenticare i quasi ventuno milioni di euro relativi a una contestazione del 2010. Insomma, non si tratta delle prime ispezioni, le prime risalgono proprio a due anni fa e non è neanche la prima volta che si associa l’Irlanda come “paradiso fiscale” rispetto a una banca o a una società.
Tra l’altro, l’ammontare complessivo da versare potrebbe addirittura aumentare, dato che la Finanza sta tenendo sott’occhio altri due esercizi, vale a dire il 2008 e il 2009. Dal 2005 a oggi Mediolanum International Funds è stata capace di incamerare la quasi totalità dell’utile di Mediolanum, più precisamente il 96%. La società milanese si è difesa giudicando queste analisi fiscali illegittime ed errate, sia dal punto di vista dell’imponibile che delle sanzioni, motivo per cui si è decisa ad avviare la procedura arbitrale europea sulle doppie imposizioni.