Il Giappone sta diventando il nuovo mercato di riferimento per quel che concerne Ferrari Spa: la celebre casa del Cavallino Rampante (la quale fa parte del gruppo Fiat) è riuscita a registrare proprio nella nazione nipponica un aumento di quaranta punti percentuali per quel che riguarda le immatricolazioni dell’ultimo trimestre, con 144 vetture in totale. I dati in questione sono stati forniti ieri dalla Japan Automobile Importers Association. Non si tratta di una percentuale qualsiasi, visto che il numero è addirittura doppia rispetto al ritmo degli Stati Uniti, mercato senza dubbio più vasto da questo punto di vista. Al contrario, la domanda cinese e quella europea sono in fase di rallentamento.
Questa performance si aggiunge ai nuovi stimoli economici che sono stati decisi dalla banca centrale giapponese, pronta ad acquistare ogni mese sette trilioni di yen in titoli obbligazionari (vedi anche Gli acquisti di Bank of Japan fanno crollare lo yen). Come hanno spiegato gli analisti esperti del settore automobilistico, la crescita della domanda a cui si sta facendo riferimento è molto promettente, dunque ci si può aspettare anche altri brand del lusso introducano nuovi modelli che finora non hanno introdotto in Giappone.
Ecco perché si parla in maniera diffusa di un moderato ottimismo riguarda la ripresa economica. La crescita del gruppo Ferrari di cui si sta parlando è stata sostenuta e agevolata dall’apertura di uno stabilimento nuovo di zecca, in maniera da venire incontro alle numerose e crescenti esigenze della clientela nipponica. Nell’anno fiscale che è terminato lo scorso mese di marzo, le immatricolazioni Ferrare nel paese del Sol Levante sono cresciute del 46%, raggiungendo il livello più alto degli ultimi dodici anni (in totale sono state 558). Non si tratta però dell’unico boom settoriale in Giappone, visto che anche Lamborghini (gruppo Volkswagen) ha venduto 199 veicoli nello stesso periodo, il massimo da almeno quattordici anni.