Ci sono ancora tre settimane a disposizione per poter sfruttare il tempo utile per la presentazione della domanda di conciliazione relativa alle obbligazioni convertibili della Banca Popolare di Milano (i cosiddetti “Bond Convertendo” per la precisione). La scadenza fissata in questo senso è infatti prevista per il prossimo 30 aprile, una procedura utile per chiunque sia rimasto invischiato in questa vicenda. Di cosa si sta parlando esattamente? I prodotti finanziari della discordia sono quelli denominati Convertendo 2009-2013-6,75%. Come si evince facilmente dal nome, tre anni fa sono stati lanciati da Bpm questi titoli obbligazionari, la cui durata doveva essere pari a quattro anni (in scadenza nel 2013 per l’appunto), con un rendimento di 6,75 punti percentuali.
I risparmiatori coinvolti furono indotti a capire che questi bond fossero normalissime obbligazioni, purtroppo l’amara sorpresa era dietro l’angolo. In effetti, i Convertendo prevedevano che il rimborso avvenisse non in denaro contante, ma in titoli azionari dell’istituto di credito lombardo. Anche il funzionamento differiva da quello consueto di una obbligazione, dato che si provvedeva all’acquisto di titoli azionari e in maniera differita, vale a dire al momento della scadenza. Ecco perché il titolo è stato considerato troppo complicato e caratterizzato da un rendimento altamente incerto, più adatto a investitori esperti e consapevoli dei rischi.
Invece, le sottoscrizioni sono state consentite praticamente a tutti, con una conversione dei bond anticipata (nel 2011) e i risparmiatori senza più denaro, una vicenda che ha portato la Consob a sanzionare alcuni dirigenti della Bpm. Tramite la conciliazione, però, questi stessi soggetti potranno ora ottenere un risarcimento adeguato per le perdite che hanno dovuto sopportare, alla luce del riconoscimento della complessità e della rischiosità degli strumenti in questione. Come hanno sottolineato le associazioni Adiconsum e Movimento Consumatori, la procedura di cui si sta parlando ha una attivazione semplice, con i due siti web che forniscono tutte le informazioni del caso.