La Cina è più vicina di quanto si creda: l’ex Impero Celeste sta infatti costruendo una vera e propria città in Europa, un centro che sorgerà nelle foreste della Bielorussia, non lontano dalla capitale Minsk. L’obiettivo è quello di creare un raccordo manifatturiero in grado di collegare l’Unione Europea alla Russia. Il premier bielorusso, Aleksandr Lukashenko, ha messo a disposizione un’area che è grande circa il 40% in più di quella di Manhattan, nei pressi dell’aeroporto internazionale, in modo da sviluppare un progetto quantificato in cinque miliardi di dollari.
La collaborazione tra i due paesi non è casuale, visto che la seconda economia internazionale viene sfruttata per sostenere quella dell’ex repubblica sovietica, la quale ha avuto bisogno negli ultimi anni di prestiti pari a 6,5 miliardi di dollari per il relativo salvataggio. L’hub in questione dovrebbe consentire agli esportatori cinesi di coprire una distanza di 170 miglia per venire incontro a stati membri dell’Unione Europea come la Polonia e la Lituania, senza dimenticare l’accesso esentasse in Russia e in Kazakistan. L’occupazione dovrebbe ottenere degli importanti vantaggi, in particolare per quel che concerne il salario medio.
Il progetto viene definito come “unico”, visto che in pochi possono dirsi capaci di costruire un parco industriale del genere, sia in Europa che altrove. Le infrastrutture, dunque, promettono davvero molto. Il nome ufficiale che viene utilizzato nei documenti è quello di “città moderna nel continente eurasiatico”: la posizione esatta si trova nell’autostrada M1, la quale collega Mosca a Berlino attraverso la stessa Bielorussia e la Polonia. La prima fase del progetto verrà completata entro il 2020, mentre la seconda richiederà altri dieci anni di tempo. Tra le banche che hanno garantito il finanziamento del progetto figurano anche la Export-Import Bank of China e la China Development Bank Corporation, il cui denaro liquido ha reso possibile l’ampliamento progressivo delle trattative, come anche delle ambizioni dei due paesi.