Maurizio Sella è il nuovo presidente di Assonime, l’associazione fra le società per azioni del nostro paese: l’ormai ex amministratore delegato di Smartika rivestirà questo incarico per due anni, il 2013 appunto e il 2014. Si tratta del successore di cui si parlava da tempo di Luigi Abete, il quale è stato il numero uno dell’associazione per due mandati consecutivi (non è possibile un rinnovo fino al terzo). Che cosa intende fare Sella ora che si è insediato nella poltrona più importante di questo ente che ha le sue sedi a Roma, Milano e anche a Bruxelles?
Nel discorso di ieri sono stati illustrati gli interventi di maggiore interesse. Anzitutto, bisogna tenere conto di quelle che sono le tre “malattie” dell’economia italiana, vale a dire un mercato del lavoro eccessivamente dualistico (in termini di protezione), il settore pubblico troppo inefficiente (lo Stato è presente nell’economia in maniera sproporzionata) e l’assenza di concorrenza (c’è poca apertura alle nuove iniziative). Ecco perché, stando sempre al pensiero di Sella, è necessario dare importanza a due priorità. La prima è rappresentata dal piano straordinario per l’occupazione, pensando soprattutto ai più giovani e alla componente femminile, mentre la seconda ha a che fare con il miglioramento della situazione di liquidità e la conseguente riduzione dello spread.
Il governo Letta deve valutare con attenzione tutto ciò, con la possibile firma di un memorandum di intenti insieme alle autorità dell’Unione Europea: il traguardo da raggiungere consiste nella creazione di condizioni in grado di agevolare la ripresa economica italiana, facendo leva sulla fiscalità delle imprese. Le proposte dell’Assonime erano state presentate anche al governo Monti, una idea che rimane ancora molto valida e da riprendere, ma con sforzi maggiori, dato che il tempo stringe. Abete ha ricordato i suoi due mandati nel discorso finale, un commiato caratterizzato da nostalgia, ma anche soddisfazione per la crescita di Assonime negli ultimi tempi.