In un periodo di grande difficoltà economica per l’Italia, ma in generale per gran parte del mondo, ci sono dei segnali positivi che arrivano dal settore manifatturiero. Fino ad ora le notizie giunte sull’ambito prettamente economico sono sempre state più che negative, ad esempio l’Italia è il terzo paese europeo per l’economica sommersa.
Continua inoltre ad aumentare la disoccupazione giovanile, uno dei problemi più gravi del nostro Paese, non essendoci insomma lavoro l’economia non può essere in grado di funzionare al meglio.
Segnali però di ripresa arrivano dal settore manifatturiero italiano che a Luglio 2013 ha visto il suo bilancio essere positivo rispetto agli ultimi due anni. Un dato interessante confermato dall’indice Pmi elaborato da Markit che ha evidenziato principalmente una risalita delle produzioni e soprattutto dei nuovi ordini. Se il governo italiano è focalizzato su come cambia la nuova Imu, non può sicuramente distogliere la sua attenzione da questi dati più che incoraggianti che arrivano dal settore manifatturiero, un segnale di risveglio che non era visibile da tantissimo tempo. Non è un caso che l’Italia si sia ritrovata a fare i conti con la recessione più prolungata dal dopoguerra, certo non si può parlare di economia italiana in ripresa, ma già può far tirare un sospiro di sollievo alle varie aziende manifatturiere.
L’attenta analisi svolta attraverso l’indice Pmi ha evidenziato come l’indice Markit/ADACI nel mese di luglio 2013 sia cresciuto di qualche punto arrivando a 50, 4, rispetto i 49, 1 di giugno. In questo modo c’è stato un miglioramento rispetto alle varie attese che prevedevano punti di 49,8. A differenza quindi di luglio del 2011 è stata superata la soglia dei 50 punti, vista come una sorta di diga tra crescita e contrazione dell’economia. E’ stato possibile raggiungere in questo luglio 2013 un risultato abbastanza positivo nel settore manifatturiero grazie all’aumento dei nuovi ordini provenienti in modo particolare dalle diverse aziende estere.