Lo shutdown continua a preoccupare e ad influenzare l’economia mondiale. Da giorni gli investitori continuano ad essere preoccupati della difficile situazione che gli Stati Uniti d’America stanno affrontando. Un fenomeno che sta gravando notevolmente sull’economia americana: ferme le attività governative, chiusura dei parchi pubblici nazionali, biblioteche non aperte al pubblico, chiusura continua dei monumenti principali e non, uffici amministrativi deserti. Una situazione grave ed insolita che non ha visto nemmeno la pubblicazione di quello che è il rapporto mensile sull’occupazione.
Inoltre, lo shutdown si affianca allo stallo delle trattative per il debito pubblico o meglio per il suo innalzamento. La prossima data è il 17 ottobre ed i Repubblicani sembrano rimanere, come o Democratici, sulle proprie posizioni. Disegni di legge che continuano a fare avanti e indietro tra la Camera e il Senato fanno capire che non si è ancora trovato alcun punto d’incontro.
I mercati italiani, già provati degli ultimi e difficili mesi della crisi economica come Deficit al 3,1 percento con Pil a -1,7 e Gli italiani risparmiano di più per colpa della crisi, hanno visto con estrema attenzione la situazione americana ma non sono stati risucchiati dall’evento. Piazza Affari lo scorso venerdì ha chiuso con un rialzo dell’1,59% riuscendo ad essere trascinata dalle banche in linea con lo spread: la differenza tra i rendimenti Btp e Bund tedeschi è scesa dalla quota di 250 alla quota di 245 punti con i titoli italiani che rendono al 4,2%. La scorsa settimana ha visto ancora gli occhi puntati su Telecom Italia e su Finmeccanica per le due diverse situazioni.