Con l’inizio del nuovo anno è entrato in vigore il nuovo Isee, l’indicatore economico che misura la condizione delle famiglie per accedere ai servizi sociali.
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Il calcolo dell’Isee va chiesto ai Centri di Assistenza Fiscale (Caf) dei sindacati, alle associazioni e ai Comuni; agli uffici degli Enti che erogano le varie prestazioni richieste; agli uffici dell’Inps della propria zona, presentando la Dichiarazione sostitutiva unica, Dsu.
Per determinare il calcolo vanno considerati il reddito del nucleo familiare; il patrimonio mobiliare ed immobiliare; la composizione del nucleo familiare. Per il nuovo Isee solo una parte dei dati potrà essere autocertificata. I dati fiscali rilevanti quali il reddito complessivo e quelli relativi alle prestazioni ricevute dall’Inps saranno compilati direttamente dalla pubblica amministrazione.
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Saranno incrociate le diverse Banche Dati fiscali e contributive, ridotte le aree dell’autodichiarazione, integrati dati e prestazioni a livello nazionale e locale, sarà prevista una definizione attenta del reddito ed un maggior peso della situazione patrimoniale. Dal 2014 faranno parte dei beni dichiarati nell’ Isee, le case possedute all’estero, e per chi è in affitto, sarà data la possibilità di dedurre parte del canone di locazione.
Il nuovo Isee considererà patrimonio solo il valore della casa che eccede il valore del mutuo ancora in essere. L’ esonero sul patrimonio mobiliare è abbassato a 6.000 euro, con un aumento di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro. Tale soglia è accresciuta di 1.000 euro per ogni figlio componente il nucleo familiare successivo al secondo.