Germania, voto favorevole per gli aiuti alla Grecia

Nuovo e decisivo capitolo nelle trattative Grecia-Germania. L’atteso voto favorevole – giunto all’indomani della privatizzazione ellenica di 14 aeroporti a vantaggio della tedesca Fraport – è stata supportato da una forte maggioranza: 454 favorevoli, 113 contrari e 18 astensioni (i votanti erano 584).

L’esito sembrava scontato, tuttavia c’era attesa per capire quanti fossero i dissidenti nel partito della cancelliera Angela Merkel: la maggioranza di governo conta su 504 dei 631 deputati. Il numero dei deputati contrari è risultato più basso rispetto al mese scorso quando la Camera bassa fu chiamata a votare per il riavvio del negoziato sul piano di aiuti: in quell’occasione il via libera arrivò con l’opposizione di 119 deputati. A conti fatti, sono stati 66 i deputati che hanno voltato le spalle alla Merkel, più delle attese: 63 deputati del’Unione (Cdu-Csu) hanno infatti votato contro e 3 si sono astenuti. Diciassette gli assenti.

Prima del voto al terzo piano d’aiuti, il falco Schaeuble era intervenuto spiegando che “la decisione sulla Grecia non è facile, ed è giustamente stata molto discussa” anche perché “fino a una anno fa la Grecia era sulla buona strada”, ma “sarebbe irresponsabile non usare l’opportunità di un nuovo inizio”: “Votate per l’approvazione degli aiuti”, è stato il suo appello.

Il ministro, però, ha anche messo dei paletti al piano. Innanzitutto è “irrinunciabile” e “cruciale” la partecipazione del Fmi al nuovo programma di aiuti alla Grecia che deciderà “a ottobre il suo coinvolgimento nel programma”, poi ha ribadito l’impossibilità di tagliare il debito: “A ottobre, alla luce dei pagamenti attuali, si potranno trarre dei giudizi. Sono sicuro che potremmo osservare un miglioramento della situazione e, se sarà necessario, ci sarà un alleggerimento del debito, attraverso un allungamento delle scadenze”.

 

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