Oggi è il “gran giorno”, ovvero il giorno del primo discorso di Donald Trump al Congresso degli Stati Uniti, e i mercati sono in attesa di conoscere le decisioni del presidente in merito all’economia, cavallo di battaglia elettorale del magnate americano. E l’attesa sembra aver fatto bene allo spread, saldamente sotto i 200 punti, ma tutto è fermo comunque. Tokyo ha infatti avuto una giornata decisamente poco mobile, così come l’euro, mentre il petrolio ha avuto un leggerissimo rialzo. Un anteprima del discorso di Trump si è avuta ieri, con l’incontro avuto con i governatori, dove Trump ha annunciato un aumento sostanziale della spesa militare di ben 54 miliardi di dollari. Una manna per l’industria bellica statunitense, uno dei traini economici della nazione.
Oggi, le aperture delle borse, sono tutte leggermente positive, con Londra a +0,15%, Parigi a +0,36%, Milano a + e Francoforte a +0,21%. A Milano l’attenzione è sempre sul comparto bancario, che ha ripreso fiducia, e sullo spread, che ora segna 191 punti nel differenziale con il bund tedesco, una conseguenza anche dell’asta del Tesoro di ieri, andata a buon fine. Oggi, dal punto di vista del rilascio dei dati, sarà la giornata delle statistiche sull’inflazione italiana, che l’ISTAT rilascerà in mattinata. Gli analisti sperano nella continuità, mentre non sono positivi quelli sulla produzione giapponese.