Serve un piano più coraggioso per salvare Alitalia: a sostenerlo ancora una volta è il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, a pochi giorni dal limite imposto per risolvere la questione prima di cedere a scenari ben più gravi e difficili della messa in atto di un piano di risanamento.
Quello di Alitalia è un lodo che sembra essere infinito: ciclicamente, a prescindere dagli interlocutori che scendono in campo per aiutare, la compagnia area soffre di perdite e sprechi che la riducono sul lastrico determinando una perdita di utili. E’ interesse di tutte le parti che Alitalia non fallisca, ma trovare un accordo sul come evitarlo sembra essere una sfida quasi impossibile. Venerdì, nell’ultimo incontro tra il ministro Delrio, Luca Cordero di Montezemolo e Luigi Gubutosi si è discusso di come il piano industriale debba puntare ad una rinascita. Spiega il ministro:
Stamattina ho incontrato Montezemolo e Gubitosi per discutere come il piano industriale debba essere un pò più coraggioso nel rilancio. Abbiamo discusso su come rafforzare gli investimenti perché è chiaro che è un piano importante che consente ad Alitalia di vivere, ma poi bisogna anche vincere la sfida.
E’ inutile girarci intorno, la trattativa è serrata e il 13 aprile la soluzione deve essere a portata di mano: i dipendenti sono sul piede di guerra: 2037 di loro sono a rischio tra operativi e staff. Il punto è: sono davvero tutte le parti coinvolte coscienti di cosa potrebbe significare il fallimento? Perché è impossibile trovare un compromesso? Da parte sua il Governo ha fatto sapere che farà di tutto per sostenere la compagnia nel suo rilancio.