Anche Enel è una di quelle società che chiude bene il primo trimestre dell’anno. I dati raccontano di ricavi in salita a 19,366 miliardi e quindi con un aumento dell’8,4% rispetto all’anno precedente, un ebitda in calo del 2,6% a 3,914 miliardi ed un utile netto in rialzo del 4,7% rispetto lo scorso anno pari a 983 milioni di euro.
A contribuire al raggiungimento di questi risultati migliori delle aspettative per Enel hanno contribuito minori oneri finanziari netti e un minor peso delle partite straordinarie. E’ doveroso ricordare che ad essere in salita è anche l’indebitamento finanziario netto a 39,282 miliardi di euro rispetto all’ultimo trimestre del 2016 a causa delle acquisizioni eseguite nel periodo gennaio-marzo, tra le quali è possible rilevare anche la società brasiliana di distribuzione Celg. Ha commentato l’ad Francesco Starace:
In Italia e Spagna, i nostri due mercati più maturi, abbiamo assistito a un aumento, seppure ancora debole, della domanda elettrica con prezzi in crescita, soprattutto nella penisola iberica come conseguenza di vari fattori. Oltre all’aumento della domanda, c’è stata una minore produzione da fonte rinnovabile e la contrazione delle esportazioni dalla Francia a causa del fermo temporaneo di alcuni impianti nucleari in questo Paese. In America Latina, con la sola eccezione della Colombia, abbiamo registrato una crescita della domanda in tutti i Paesi dove il gruppo opera.
Il mercato valutario, sottolinea il manager, ha aiutato a raggiungere risultati più importanti rispetto a quelli che erano stati preventivati. Conclude quindi Starace nella sua nota:
L’andamento dei risultati del trimestre ci rende fiduciosi della efficacia delle azioni intraprese, in linea con la nostra strategia, la cui flessibilità ci consente di adattarla alla complessità degli scenari in cui ci muoviamo e ci permetterà di continuare a creare valore per gli azionisti. Continueremo ad impegnarci a fondo in questa direzione e confermiamo i nostri obiettivi di fine anno.