Ancora cattive notizie per Banca Popolare di Vicenza: mentre infatti la Procura è pronta a chiudere le indagini preliminari relative all’inchiesta aperta in merito al suo fallimento, la Banca d’Italia fa scattare le sanzioni amministrative nei confronti degli ex componenti del cda dell’istituto.
Si tratta di ben 3,6 milioni di euro derivanti dal riscontro di una serie di carenze nell’organizzazione della banca, nella gestione dei rischi e nei controlli interni effettuati da coloro che ora sono messi sotto indagine. Tra i personaggi multati risulta anche esservi l’ex presidente Giovanni Zonin: la multa per lui è pari a 234 mila euro. Per ciò che concerne quello che è il lato penale della situazione, ci si aspetta davvero di tutto da parte della Procura: appare al momento evidente infatti che, sebbene alcune posizioni verranno archiviate, alcuni indagati potrebbero non solo essere rinviati a giudizio ma potrebbero essere presto raggiunti da altri “correi”.
Quello che doveva essere un semplice fascicolo e in realtà cresciuto in modo quasi controllabile: da quel che si è venuti a sapere esso è composto da circa mezzo milione di pagine e da mezzo TB a livello digitale. Per ciò che concerne Banca Popolare di Vicenza si ritiene che a breve potrà essere chiuso almeno il filone relativo ai reati più vecchi, quelli registrati dal 2012 in poi e che vedono sia l’ex presidente Gianni Zonin che l’ex ad Samuele Sorato indagati insieme ad altri per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza.
Ovviamente l’azione di Bankitalia va ad aggiungersi ad una situazione già di per sé molto complicata per coloro che sono indagati in merito al fallimento della banca: le cifre richieste non sono basse