Torna in auge il tema della riforma del settore taxi e applicazioni concorrenti, e il Ministero dei Trasporti avvierà un nuovo tavolo di discussione sulla riforma di sistema. Una riforma difficile, con la continua contrapposizione tra le parti, n una sorta di guerra continua tra nuova tecnologia e vecchia concezione di trasporto. In Italia però, la corsa dei taxi è tra le più costose al mondo, anche se non raggiungono i livelli altissimi di Tokyo ed altre città, ponendosi in una posizione di classifica intermedia.
Il Cairo è la città dove la corsa si paga di meno, ed è presente anche Uber. Dall’aeroporto al centro si pagano 3,73 euro, ovvero 0,09 centesimi a km, con 0,20 centesimi di scatto all’inizio. A Tokyo invece, la corsa dall’aeroporto costa 168,67 euro.
Roma, nella classifica delle città più care per la corsa di un taxi, è al 51esimo posto e Milano al 59esimo. Entrambe hanno l’alternativa Uber. Per le altre città europee, più cara è Londra, mentre le città tedesche vanno dal 70esimo al 73esimo posto, con Berlino, Stoccarda, Amburgo e Monaco, dove prendere il taxi costa di meno. Negli Stati Uniti, a Los Angeles, prendere il taxi dall’aeroporto in città costa 46,60 euro, e New York è 43esima, con 63,22 euro di spesa.